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Tra i più affermati storici del pensiero giuridico, Diego Quaglioni ha raccolto in questo volume, secondo un tracciato unitario e coerente, le sue indagini intorno a quegli autori che testimoniano, in un lungo sedicesimo secolo che va dalle guerre d'Italia di fine Quattrocento ai primi del Seicento, la crisi del rapporto fra diritto e potere. Il rapporto con la tradizione giuridica costituisce infatti, secondo l'autore, un problema capitale nella storia della cultura e nella storia politica del Cinquecento. In quest'ottica Quaglioni indaga con letture approfondite un'ampia serie di autori, dal Philippe de Commynes che scrive delle guerre d'Italia a Savonarola, Machiavelli e Guicciardini, da Etienne de La Boétie a Jean Bodin, proseguendo fino al processo di Giordano Bruno e alla sua autodifesa.